Qualità dei servizi, tutela dell’ambiente, salute e sicurezza dei lavoratori, responsabilità sociale: questi gli ingredienti che rendono un’eccellenza per il territorio il lavoro della Cooperativa sociale Santa Lucia, impegnata dal 1988 ad Asola, nei comuni dell’alto mantovano e in alcuni comuni delle provincie limitrofe, con l’obiettivo di offrire opportunità di lavoro a persone svantaggiate e a rischio di emarginazione sociale.

Oggi la cooperativa Santa Lucia impegna al lavoro 224 dipendenti, di cui 101 anche soci della cooperativa. Le persone in situazione di fragilità e disagio inserite al lavoro sono attualmente 60.

Tra le prime aziende dell’asolano ad ottenere la certificazione ambientale ISO 14001:2015 e ad rinnovare il proprio certificato di qualità con la norma 9001:2015, la cooperativa negli anni ha ampliato i settori di attività e oggi gestisce un’ampia gamma di servizi certificati che comprendono: progettazione ed erogazione di servizi di inserimento lavorativo per persone svantaggiate; progettazione ed erogazione di servizi di pulizia, disinfezione e sanificazione in ambito civile, industriale, socio sanitario  e ospedaliero; progettazione ed erogazione di servizi di ristorazione in ambito aziendale, scolastico, socio-sanitario e nelle attività di produzione, confezionamento, trasporto e distribuzione pasti.

La cooperativa Santa Lucia fornisce inoltre solutions services in outsourcing alle imprese ed enti pubblici e dal 2015 ha avviato un centro multidisciplinare denominato “Equitè” specializzato in immigrazione a 360 gradi. Recentemente il centro multidisciplinare Equité ha ricevuto il riconoscimento pubblico per la buona accoglienza e registrato il marchio “EPICO”, una linea di accessori di moda critica in pvc e pelle di recupero: un progetto di sartoria in grado di offrire un percorso riabilitativo e di formazione pre-professionale rivolto in particolare a donne e persone con difficoltà psichiche e fisiche; un brand giovane che vuole identificare due attività che da sempre contraddistinguono Santa Lucia, il mondo della green-economy e l’inclusione sociale e lavorativa.

Una scelta impegnativa, quella delle certificazioni di qualità, dal punto di vista gestionale, organizzativo e anche economico, che per la cooperativa rappresenta però un elemento di valorizzazione sociale e reputazionale irrinunciabile.

Perché questa scelta?

“Questi Sistemi ci offrono la possibilità di analizzare costantemente le nostre attività, controllarne l’efficacia, innovare e perseguire obiettivi di miglioramento continuo”, sottolinea la Responsabile del Sistema di Gestione Laura Riccardi. “La Politica per la Qualità adottata dal Consiglio di Amministrazione della cooperativa Santa Lucia – aggiunge la Presidente Giovanna Rubessi – si traduce in un impegno globale che la cooperativa stessa si assume nei confronti di tutti i portatori di interesse: la nostra è un’impresa di comunità che lavora per migliorare il proprio territorio di riferimento. Abbiamo come obiettivo principale la promozione umana e riuscire a coniugare obiettivi e strumenti imprenditoriali, come l’adozione di sistemi di gestione certificati, ci consente di continuare ad assolvere alla nostra mission di inclusione sociale e di creare opportunità occupazionali per persone in difficoltà”.

La cooperativa Santa Lucia è una realtà in crescita sia in termini occupazionali che di fatturato. Nel 2016 il risparmio globale generato per le pubbliche amministrazioni  dall’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati in cooperativa è stato pari a 252.540 euro: un dato misurato attraverso l’applicazione del metodo VALORIS, un metodo di valutazione economica del valore creato dalle cooperative sociali di inserimento lavorativo sviluppato dall’Università di Brescia e Centro Studi Socialis.

Oggi la cooperativa prosegue il suo impegno, seguendo il percorso di adozione di un modello organizzativo di gestione e controllo ai sensi del D. lgs 231/01 al fine di prevenire potenziali rischi di commissione reati ad oggi contemplati nel decreto stesso.