Si è concluso con un convegno, lo scorso 15 giugno presso la cooperativa sociale Speranza, il Progetto “C.A.R.E. Interventi di Cura in Rete per Migranti vulnerabili”.
Guidato dal Comune di Mantova insieme ai partner Sol.Co. Mantova, ASST di Mantova e Mestieri Lombardia, e finanziato grazie al Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020, il progetto ha coinvolto anche altri territori lombardi (Cremona, Monza e Brianza, Desio, Brescia) e altri 35 Comuni mantovani tramite le loro aziende che coordinano i servizi alla persona (ASPA, Azienda Servizi alla Persona dell’Asolano, ASPAM Azienda Servizi alla Persona Alto Mantovano, Co.Pro.Sol. Consorzio Progetto Solidarietà).
Il progetto “CA.RE. Interventi di cura in rete per migranti vulnerabili”, partito nel 2020, aveva l’obiettivo di costruire sul territorio una risposta integrata e di rete alle esigenze dei migranti che presentavano una vulnerabilità psico-sociale e, in particolare, dei migranti ospitati nel sistema dell’accoglienza.
Grazie alle diverse attività generate dal progetto si è sperimentata e consolidata la capacità del territorio di lavorare in rete tra i diversi attori locali e offrire risposte integrate alle nuove espressioni di disagio. Il progetto, al termine dei suoi 2 anni di attività, ha riconsegnato al territorio, ai Dipartimenti e Centri di salute mentale, ai servizi di diagnosi e cura e, in generale, a tutti gli attori che concorrono all’intervento clinico, sociale e riabilitativo, la responsabilità di un’integrazione socio-sanitaria dei servizi e della presa in carico della vulnerabilità superando la logica dell’istituzionalizzazione.
“Nel corso del progetto – sottolinea Luciana Bianchera di SolCo Mantova, responsabile scientifica del progetto – sono stati realizzati diversi percorsi formativi: tre corsi di sensibilizzazione all’etnoclinica per i territori di Mantova, Castiglione, Asola; un corso per gli operatori delle Rems di Castiglione; un corso per gli operatori che si occupano di migrazioni famigliari ed uno per gli operatori dell’ambito psichiatrico di Mantova e provincia. Complessivamente sono state coinvolte oltre 150 persone, tra operatori sociali e sanitari, pubblici e privati, che hanno colto l’opportunità di partecipare alla formazione comune ed oggi sono parte attiva nella segnalazione e gestione di situazioni di vulnerabilità sui territori”.
Per vedere il servizio di Tele Mantova, che racconta i convegno (TG Cronaca 15/06/2022), clicca qui.