Diversi gli appuntamenti nelle ultime settimane in cui il consorzio ha portato l’esperienza di rete sviluppata sul territorio mantovano a favore di persone migranti grazie ai 2 progetti di cui il consorzio è stato partner finanziati dal Fondo F.A.M.I. (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione).

Il 3 ottobre eravamo a Roma per il convegno finale del Progetto FAMI “CARE – Interventi di Cura in Rete per Migranti vulnerabili”, con l’intervento di Luciana Bianchera: “Dispositivo etnoclinico territoriale per l’attivazione della presa in carico preventiva rispetto alle acuzie psichiatriche”. Il progetto ha visto una coprogettazione dei Consorzi Solco Mantova, Solco Cremona e Comunità Brianza.

Altro appuntamento, l’11 ottobre a Cremona con il convegno regionale “Casa, lavoro, inclusione: i migranti protagonisti dei percorsi di autonomia”, promosso in chiusura del progetto FAMI “PARTI – Progetti di autonomia radicati in territori per l’integrazione”, con l’intervento di Luciana Bianchera “Il beneficiario al centro. Ricerca e metodi per una risignificazione degli interventi”.

Approfondiremo ulteriormente l’opportunità di fare sistema per l’autonomia delle persone migranti, parlando della ricomposizione delle risorse e delle competenze territoriali a partire dai risultati del progetto Fami PARTI nei territori di Cremona e Mantova al convegno di chiusura del progetto, in programma il 24 ottobre a Piadena Drizzona – Sala Civica Piazza Garibaldi, 3 dalle ore 9.30 alle 13.00.

Questi gli eventi dell’ultimo periodo che testimoniano un impegno che mette al centro, al di là degli slogan, le persone migranti e la necessità di agire in rete attivando tutte le forze comunitarie.

Tra le diverse attività in corso:

– All’interno del progetto Fami CARE, continuano gli appuntamenti della équipe etno-clinica con il compito di curare le relazioni interistituzionali tra i diversi soggetti della comunità territoriale in funzione della prevenzione e della integrazione sociale degli stranieri vulnerabili e l’esperienza formativa “Ogni clinica è una etnoclinica: percorso propedeutico alla formazione in Etnoclinica per operatori della Salute Mentale” rivolta agli operatori dei servizi psichiatrici della provincia.

-E’ stata attivata inoltre nei giorni scorsi un’esperienza di confronto interculturale con diversi operatori e cittadini provenienti da molteplici Paesi. Tra gli obiettivi del gruppo quello di confrontarsi sui temi essenziali del vivere: cultura, salute, lavoro, rapporto con le istituzioni.

-Sono partiti infine i Gruppi di Parola realizzati in collaborazione con Belleli Energy, per favorire l’inclusione e l’autonomia delle persone migranti inserite al lavoro in azienda.