Partirà il 24 e il 25 giugno con un viaggio a Matera il progetto “Parole come ponti. La cultura che abilita”, promosso dalla cooperativa CHV e da Sol.Co. Mantova, con l’obiettivo di avvicinare le persone attraverso l’arte e la cultura, per superare barriere, categorie, distanze e differenze.
L’avvio del progetto prevede il viaggio a Matera di una delegazione mantovana per un tour delle diverse realtà cooperative locali. Il 25 giugno è in programma a Matera una conferenza stampa a cui interverranno anche la presidente di Sol.Co. Mantova e vice presidente di CHV Manuela Righi e l’assessore al Welfare del Comune di Mantova, Andrea Caprini.
L’idea del progetto nasce dalla partecipazione di un utente, Angelo Salfi, della cooperativa CHV, da oltre 30 anni impegnata nel basso mantovano per sensibilizzare sui temi dell’integrazione scolastica, sociale e lavorativa delle persone con disabilità, alla VII edizione del Premio Nazionale di Poesia “Terre di Virgilio”, in cui sono state presentate le poesie frutto del laboratorio di scrittura creativa sviluppato all’interno del Servizio Formativo all’Autonomia della cooperativa.
“Il laboratorio – sottolinea Elisabetta Baraldi, coordinatrice SFA e tutor del laboratorio – è nato inizialmente per offrire continuità al servizio e si è trasformato in un importante supporto di rielaborazione e trasformazione delle emozioni legate all’emergenza sanitaria che ci trovavamo ad affrontare improvvisamente”. Una delle poesie presentate, scritta da Angelo Salfi e vincitrice del secondo premio nella sezione “L’ozio degli attivi”, si intitola “Città di sasso” e parla della città Matera. “Da subito – prosegue Elisabetta Baraldi – Angelo ha manifestato la volontà di presentare al Sindaco di Matera la propria poesia”.
La cooperativa CHV si è quindi attivata, con il supporto di Sol.Co. Mantova e del gruppo cooperativo nazionale CGM, ed ha incontrato il consorzio di cooperative sociali “La Città Essenziale” di Matera. È nato così il progetto “Parole come ponti”: un progetto che collega due città capitali della cultura, Mantova e Matera, riconosciute entrambe dall’Unesco, e che aprirà ad una serie di diversi altri progetti di Welfare culturale.
“In una terra a vocazione agricola e industriale, come la nostra – sottolinea Manuela Righi, presidente di Sol.Co Mantova – dove l’attenzione al welfare territoriale è sempre stato legato ai pilastri del lavoro e dei servizi socio-sanitari, parlare di welfare culturale è certamente una sfida interessante. Trasformare luoghi istituzionali degli enti locali in contesti di produzione artistica non solo abilita le persone seguite dai nostri servizi, ma crea l’opportunità di offrire spunti di lettura della realtà sociale con sguardi nuovi. Nella quotidianità, gli operatori sociali ed educativi si misurano con i linguaggi dell’arte come strumenti che abilitano la disabilità, come occasione di riscatto non solo individuale, ma di una comunità intera che si allena a convivere con la diversità come esercizio di cultura”.
“Una bella iniziativa – sottolinea Andrea Caprini, assessore al welfare del comune di Mantova – che accogliamo con interesse e attenzione speciale, perché punta a rendere la nostra città ancora e sempre più inclusiva, costruendo un ponte, un gemellaggio, non solo ideale e simbolico, ma anche sostenuto da azioni concrete, tra due capitali della cultura. Una città come Mantova, che è stata capitale italiana della cultura nel 2016, come Matera capitale europea nel 2019, non può che voler intendere la cultura come strumento di crescita e di emancipazione davvero per tutti, accessibile senza distinzioni. O meglio, imparando ad apprezzare, riconoscere e dare dignità e valore alle differenze. Per questo occorre aprire percorsi ed opportunità nuove, contaminare linguaggi, offrire esperienze a tutto tondo. La cultura, qui intesa sia come patrimonio sia come produzione, arte e spettacolo, è certamente un elemento fondante per dare corso a un rinnovato welfare locale.”
Il progetto “Parole come ponti” proseguirà nei prossimi mesi e vedrà l’attivazione di un gruppo di co-progettazione sul welfare culturale, che coinvolgerà, a partire dalla rete di imprese sociali di Sol.Co. diversi altri attori del territorio locale e nazionale grazie al coinvolgimento del Gruppo Cooperativo CGM, in un lavoro sinergico che rimarrà aperto anche a livello nazionale.