Le competenze trasversali o soft skills.
Il Curriculum Vitae è il tuo biglietto da visita per entrare nel mondo del lavoro. È risaputo che per creare un CV è necessario indicare le proprie esperienze lavorative e il percorso formativo: ma non è tutto. I candidati spesso dimenticano del tutto di integrare il documento anche con una lista delle proprie Soft Skills.
Ma che cosa si intende per “Soft Skill”? Potremmo tradurre in italiano queste due parole inglesi come le “abilità personali”. In particolare, il concetto di Soft Skill fa riferimento a quelle competenze legate all’intelligenza emotiva e alle abilità naturali che ciascuno di noi possiede.
Le Soft Skills non riguardano delle competenze tecniche, ma piuttosto sono legate a come interagisci con i colleghi, risolvi i problemi e a come gestisci il tuo lavoro.
In altre parole, si tratta di tutte quelle competenze trasversali, di tipo comportamentale e relazionale che nella vita professionale sono essenziali. Esse non si contrappongono alle hard skills, ma piuttosto le integrano nella definizione di un profilo professionale.
Queste competenze lavorative “leggere” permettono al recruiter di valutare quale comportamento potrebbe adottare un candidato sul posto di lavoro e assumono un rilievo particolare nel processo di selezione. Infatti, mentre le hard skills possono essere acquisite o rafforzate progressivamente attraverso appositi piani di formazione, talvolta predisposti dalle stesse aziende, le soft skills dipendono essenzialmente dalle inclinazioni innate della persona, rivelandosi difficili da imparare senza una propensione individuale di base e, quindi, anche da insegnare. Proprio tale difficoltà a educare i lavoratori alle soft skills e ai valori dell’impresa, spinge le aziende a preferire candidati che possiedono determinate competenze trasversali.